Il GreenLight è un laser di nuova generazione che utilizza il triborato di litio (un cristallo in grado di emettere una luce con una particolare lunghezza d’onda altamente assorbita dai tessuti), che vaporizza selettivamente millimetro per millimetro solo l’eccesso di tessuto prostatico, trasformandolo in tante bollicine di vapore.

La procedura

 

 

La procedura si esegue in anestesia (spinale o generale) e prevede l'inserimento attraverso l'uretra di un cistoscopio (strumento operativo con telecamera che consente di esaminare vescica e prostata "dall'interno"). All'interno del cistoscopio viene quindi inserita la fibra laser del GreenLight (la fibra Moxy). Attivando il laser si ottiene la vaporizzazione del tessuto che occlude l'uretra prostatica e determina l'ostruzione.

Al termine si apprezza una cavità all'interno della prostata che permette il libero deflusso dell'urina durante la minzione.


La lunghezza d'onda di 532 nm vaporizza il tessuto senza la carbonizzarlo e ne limita la penetrazione, lasciando un anello di tessuto coagulato che favorisce l'emostasi.

I benefici

Il trattamento con GreenLight laser permette di ottenere gli stessi risultati a lungo termine della classica TURP con però dei vantaggi peculiari:

 

1. minor rischio di sanguinamento. Tale procedura può essere eseguita nei pazienti che assumono terapia antiaggregante ed anticoagulante senza la sospensione della terapia.

 

 

 

 

 

2. Tempi di cateterizzazone ridotti. Il catetere può essere rimosso 26-48 ore dopo la procedura con il 90% di ripresa della minzione.

 

 

 

 

 

3. Tempi di ospedalizzazione ridotti. Il paziente può essere dimesso dopo 48 ore dalla procedura senza catetere.

 

 

 

 

 

4. Ritorno alle normali attività quotidiane più rapida.


I risultati

Lo studio GOLIATH ha dimostrato una non inferiorità della terapia con GreenLight rispetto alla TURP, ovvero i pazienti trattati con GreenLight hanno gli stessi risultati dei pazienti trattati con TURP standard, a fronte dei benefici precedentemente descritti.

Anche in termini di complicanze non sono state rilevate differenze a 12 e 24 mesi dall'intervento. 

E' stata invece evidenziata una differenza nelle complicanze a breve termine (da 48 ore a 30 giorni) tra GreenLight e TURP a favore del GreenLight che mostrava meno complicanze rispetto alla TURP.

Complicanze

Come tutti gli interventi anche in GreenLight laser, sebbene sia una procedura mini-invasiva, non è scevra da possibili complicanze:

  • dolore, bruciore e discomfort ad urinare per le prime settimane dopo l'intervento. La maggioranza dei pazienti lamenta bruciore moderata alla punta del pene al momento della minzione o poco prima, che scompare dopo la minzione. Tali problemi in genere durano per alcune settimane, normalmente non si trascinano oltre le 6 settimane, sebbene sia possibile in alcuni casi un tempo più lungo.
  • Infezione delle vie urinarie. In caso di urine maleodoranti o febbre è consigliato contattare il Reparto di Degenza o il Medico di Famiglia per l'adeguata terapia antibiotica.
  • Sangue nelle urine. È possibile che nelle settimane successive l'intervento possa notare tracce di sangue nelle urine, sino a vedere le urine completamente rosse. Generalmente scompare dopo poche settimane ed è consigliato incrementare l'idratazione per evitare la formazione di coaguli. Tale evenienza è più frequente se assume terapie anticoagulanti oppure antiaggreganti (tipo Coumadin, Pradaxa, Aspirina, Plavix, Ticlopidina etc...); in questo caso la durata del sanguinamento è maggiore ma raramente è così importante da determinare un'anemizzazione grave del paziente con necessità di trasfusioni di sangue (< 1%).
  • Disfunzione erettile (o impotenza). È una complicanza rara ma possibile, sebbene generalmente già presente (in forma più o meno grave) prima dell'intervento.
  • Incontinenza. L'incontinenza da urgenza (non riuscire ad arrivare in tempo in bagno e perdere delle gocce di urina mentre lo si raggiunge) può apparire dopo l'intervento o peggiorare in caso fosse presente già prima. In genere scompare o migliora dopo alcune settimane. Nel caso in cui l'urgenza fosse espressione di un'iperattività detrusoriale tale condizione potrebbe non recedere con l'intervento e richiedere terapie farmacologiche nel post-operatorio (antimuscarinici, b3-agonisti sino all'iniezione endovescicale di tossina botulinica).
  • L'incontinenza da sforzo (perdere le urine sollevando pesi, tossendo etc...) è un'evenienza che migliora e/o scompare con esercizi di rinforzo del pavimento pelvico o, se questi non fossero sufficienti, con interventi chirugici.
  • Cateterizzazione prolungata. È possibile che, per motivi intraoperatori, o per mancata ripresa della minzione alla rimozione del catetere, sia dimesso con il catetere vescicale che manterrà per circa alcuni giorni. La maggior parte dei pazienti al secondo tentativo di rimozione riprende ad urinare. Solo raramente è necessario mantenere il catetere per un periodo più lungo o addirittura per sempre; in questo caso il problema è legato ad una ipo/acontrattilità vesicale.
  • Eiaculazione retrograda: ovvero durante un rapporto sessuale, all'atto dell'orgasmo non vedrà più uscire il liquido seminale. Tale condizione non pregiudica il rapporto in sé né la capacità di raggiungere l'orgasmo (non almeno dal punto di vista organico) ma determina uno stato irreversibile di infertilità. In caso sia interessato ad avere figli è necessario criopreservare il seme prima della procedura per utilizzarlo esclusivamente con tecniche di fecondazione assistita, o in alternativa rimandare l'intervento sino a che non sia riuscito a concepire un figlio.
  • Stenosi uretrali/collo vescicale. Sono restringimenti cicatriziali del collo della vescica oppure dell'uretra che determinano un peggioramento della minzione con la comparsa dei sintomi che lamentava nel pre-operatorio. In tal caso è necessario ricorrere ad un intervento endoscopico di sezione della stenosi ottenendo la regressione dei sintomi. In genere non recidivano sebbene non sono rare stenosi recidivanti.

Cosa aspettarsi dopo l'intervento.

Dopo l'intervento ci si aspetta un miglioramento sintomatologico e un incremento della potenza del getto urinario, ma non è infrequente che compaiano dei sintomi urinari cosiddetti “irritativi” come incremento della frequenza urinaria, urgenza alla minzione (ovvero improvviso ed insopportabile bisogno di urinare) e dolore/bruciore alla minzione. Tali sintomi sono generalmente transitori e recedono nell'arco di 4-12 settimane e sono legate sia all'effetto del laser sul tessuto sia all'accomodamento della vescica alla nuova condizione di non ostruzione. Se tali sintomi sono già precedenti all'intervento, nel post-operatorio possono peggiorare per poi risolversi oppure rimanere quando secondari ad iperattività detrusoriale.

Nell'arco di due settimane può riprendere le normali attività che aveva nel pre-operatorio, inclusi sforzi fisici. Non può però riprendere quelle attività che prevedono la sollecitazione diretta del piano perineale, ovvero andare in bicicletta, in moto o a cavallo per almeno 4 settimane.

È importante nel post-operatorio bere molto (2 L/die almeno)


Bacheca video


Vaporizzazione standard con GreenLight XPS 180W Moxy fiber


Vaporizzazione anatomica con GreenLight XPS 180W Moxy fiber


Vapoenucleazione con GreenLight XPS 180W Moxy fiber


Primo corso di II livello Greenlaser

Il 4/5 dicembre si è tenuto c/o SOC Urologia diretta dal prof. Giovanni Ferrari in Hesperia Hospital a Modena il primo corso di II livello Greenlaser prostata. Il corso era rivolto esclusivamente a specialisti urologi già esperti nelle tecniche di base del Greenlaser, desiderosi di verificare e condividere e standardizzare le più avanzate metodiche di II livello, che vengono eseguite per il trattamento di prostate più voluminose, usando le tecniche di vaporizzazione anatomica e di enucleazione. Il dottor Negro ha partecipato condividendo con il prof. Ferrari ed altri due colleghi la sua esperienza soprattutto riguardo la vaporizzazione anatomica e la vapoenucleazione.

 

https://giovanniferrariurologo.it/primo-corso-di-ii-livello-greenlaser/ 


Studi e congressi sul GreenLight del Dott. Negro

Poster presentato al 35th World Congress of Endourology tenutosi a Parigi dal 20 al 24 settembre 2018. Il lavoro mostra come anche nei pazienti over 75 anni la procedura permette di ottenere dei buoni risultati con scarsi effetti collaterali. Nella popolazione inclusa nello studio aveva un'età medio di 81 anni ed una prostata con un volume medio di 74 cc (come un mandarino); il 48% assumeva terapia antiaggregante/anticoagulante ed il 64% aveva il catetere per ritenzione urinaria refrattaria. Dopo intervento con GreenLight il 93% a 17 mesi aveva minzioni spontanee con un residuo post-minzionale medio di 18 cc.


V GreenLight Expert Meeting 2019

Il 12 aprile a Roma si è tenuto il V incontro nazionale degli esperti del GreenLight. Il Dott. Negro ha presentato la propria esperienza nel trattamento di pazienti ad levato rischio chirurgico, che senza la possibilità di impiegare tale tecnologia, rimarrebbero inoperabili.

Dott. Carlo Negro: presenta il caso di un paziente 92enne portatore di catetere.


Classico incontro tra gli operatori italiani che eseguono la chirurgia mini-invasiva per l'ipertrofia prostatica benigna con il GreenLight. Il dott. Negro ha presentato le proprie modifiche alla tecnica di vaporizzazione anatomica, mostrando due variazioni della tecnica classica.


 

Corso teorico-pratico di chirurgia urologica laparoscopica e mininvasiva

il Dott. Negro ha presentato le tecniche di terapia mini-invasiva laser per l'ipertrofia prostatica sia del laser a Tullio sia del GreenLight.



Corso congressuale dal titolo "Laser ed IPB", moderato dal Dott. A. Giacobbe e dal Dott. Vavassori, e tenuto in collaborazione con i colleghi Dott Blefari e Dott. Saredi. Tale corso aveva come obiettivo quello di mostrare le tecniche chirurgiche per il trattamento dell'ipertrofia prostatica benigna attraverso l'utilizzo dei laser. Il Dott. Negro si è occupato di illustrare le modalità di utilizzo del GreenLight laser e le tecniche chirurgiche attualmente fattibili con tale laser (semplice vaporizzazione, la vaporizzazione anatomica, la vapoenucleazione e l'enucleazione).


Meeting locale tra gli operatori di GreenLight di Piemonte-Liguria-Valle d'Aosta. Il Dott. Negro ha discusso la tecnica di vaporizzazione anatomica e le sue modifiche alla tecnica.